Viaggio a Londra: 7 cose da sapere prima di partire Forexchange

Viaggio a Londra: 7 cose da sapere prima di partire

Londra è una delle capitali più visitate dai turisti italiani e una di quelle città delle quali pensiamo di sapere molto prima ancora di averci messo piede. Londra è una città complessa e, per tanti aspetti, diversa dalle città italiane. Per evitare piccoli inconvenienti, dimenticanze e perdite di tempo, ecco 7 cose da sapere, e da fare, prima di partire.

Le informazioni che seguono sono le risposte alle domande più frequenti dei viaggiatori in partenza per Londra e saranno utili per l’organizzazione del viaggio.

 

1. Come raggiungere il centro di Londra dall’aeroporto?

Questi i collegamenti dai 3 principali aeroporti di Londra:

  • Heathrow: con la metropolitana potete raggiungere in maniera veloce il centro di Londra grazie alla linea blu (Piccadilly line). In alternativa, potete prendere la navetta Heathrow Express, in partenza dai terminal dell’aeroporto.
  • Gatwick: con la navetta Gatwick Express o con i treni della National Rail raggiungerete la fermata centralissima di Victoria Station. In alternativa, da Gatwick partono gli autobus della National Express sicuramente più economici delle altre soluzioni.
  • Stansted: si tratta dell’aeroporto delle compagnie low-cost e, pertanto, anche il più distante (60 km a nord di Londra). Ciò nonostante, è collegato molto bene con il centro di Londra. Potrete scegliere tra lo Stansted Express (45 minuti fino a Liverpool Street o a Tottenham Hale), ma anche i più economici autobus della National Express che dall’aeroporto raggiungono Victoria Station.

 

2. Qual è il modo più economico per spostarsi a Londra

Londra non è solo piena di luoghi da visitare, monumenti e quartieri da esplorare, è anche una città molto estesa. Capire come spostarsi all’interno del centro urbano è fondamentale. Le linee della metropolitana (12) coprono capillarmente tutte le zone (9), ma sono anche piuttosto costose. Il consiglio, per risparmiare, è fare sicuramente la Oyster Card, una carta ricaricabile contactless, valida per tutti i mezzi di trasporto pubblici (metro, autobus, linea DLR, imbarcazioni che navigano sul Tamigi, etc.). Il costo del tragitto effettuato viene scalato di volta in volta e, una volta raggiunto il tetto massimo giornaliero (£6.80 per le zone 1 e 2), il resto delle corse sono gratis.

 

3. Dove cambiare gli euro in sterline?

Per il cambio valuta euro – sterlina il nostro consiglio è quello di utilizzare i servizi Forexchange per prenotare online la somma di banconote utile. Con un preavviso minimo di 48 ore dalla partenza, potrete bloccare il tasso di cambio euro – sterlina sul sito ufficiale Forexchange e ritirarla direttamente in aeroporto il giorno della partenza. Eviterete costi di commissione e spese aggiuntive, atterrando nella capitale britannica con i contanti già a disposizione.

 

4. Ristoranti e mance: come bisogna comportarsi?

La mancia a Londra è una cosa seria. Non affidatevi al buon senso, insomma, esistono delle regole precise. Se avete chiesto il conto in un ristorante, calcolate una mancia pari al 10% del totale, prima di lasciarla, però, controllate bene lo scontrino, perché in molti ristoranti la mancia è già stata inserita nel conto. In caso non fosse calcolata nel conto, assicuratevi di lasciarla direttamente al cameriere e non al titolare del ristorante.

 

5. Prese elettriche a Londra: serve un adattatore?

In molti lo sanno, ma in molti no e scoprirlo sul posto potrebbe non essere piacevole. A Londra, come in tutto il Regno Unito, ci sono solo prese elettriche inglesi, completamente diverse dalle nostre e inutilizzabili per i nostri dispositivi. Per ovviare al problema, basterà dotarsi di un adattatore prima di partire.

 

6. Qual è il fuso orario di Londra

I nostri smartphone si aggiorneranno in automatico, ma è bene ricordarsi che a Londra l’orologio va spostato un’ora indietro rispetto al fuso italiano.

 

7. Documenti: serve il passaporto?

No, il passaporto non è necessario, è sufficiente una carta di identità valida per l’espatrio, anche se dopo Brexit – il referendum che ha portato alla definitiva uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea -, le cose potrebbero cambiare, ma non prima della fine del 2019.

Fonte immagine: unsplash.com

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