Le normative riguardanti il rilascio del visto sono però piuttosto rigide.
I consolati cinesi in Italia non si occupano più di questo servizio, che viene svolto da un Chinese Visa Application Service Centre dietro pagamento di una commissione. Vi consigliamo di avviare le pratiche circa un mese prima della data prevista del viaggio, ma non prima di tre mesi: in questo modo avrete tempo sufficiente per espletare la pratica, ma non correrete il rischio che il visto scada.
Di norma, non si può richiedere il visto al confine (a eccezione di quello di cinque giorni per Shēnzhèn, rilasciato al confine tra Hong Kong e Shēnzhèn, e del visto di tre giorni emesso al confine tra Zhūhǎi e Macao). In genere i visti non sono richiesti per Hong Kong o Macao; se entrate a Hong Kong o Macao dalla Cina e volete fare ritorno in Cina, avrete bisogno di un nuovo visto o di un visto a ingressi multipli. I funzionari dell’immigrazione cinesi sono scrupolosi e ligi alla burocrazia, ma non eccessivamente pignoli.
Al momento dell’ingresso in Cina vi sarà consegnato un modulo di certificazione sanitaria e uno di registrazione dei vostri dati.