Come funziona l’assistenza sanitaria in Giappone

Con la sua raffinata cultura millenaria e le sue bellezze naturali, il Giappone è una terra che non smette mai di incantare. Nel Paese del Sol Levante tradizione e modernità si incontrano in modo unico. Un viaggio in Giappone è un’esperienza straordinaria. Tuttavia, è importante organizzare al meglio il soggiorno, puntando sempre sulla sicurezza ed evitando spese impreviste. A tal proposito, vediamo come funziona l’assistenza sanitaria in Giappone e come organizzarsi per avere accesso alle cure nel caso di necessità.

Il Giappone vanta uno dei sistemi sanitari migliori al mondo

Secondo un articolo pubblicato dal New York Times nel 2009, i giapponesi risulterebbero essere tra le persone più in salute del pianeta. Sono molti i fattori che contribuiscono a questo risultato: predisposizione genetica, una dieta equilibrata e un ottimo sistema sanitario. L’assistenza sanitaria giapponese è considerata, infatti, una tra le migliori al mondo. La sanità giapponese ha un’organizzazione simile a quella dei sistemi sanitari occidentali. I trattamenti sanitari sono piuttosto costosi, ma sono coperti da diversi tipi di assicurazione. Dal 1961 lo stato nipponico offre ai cittadini una copertura del 70% sulle spese per i servizi sanitari. Il restante 30% è a carico del cittadino, che tuttavia, per legge, è tenuto stipulare una polizza assicurativa medica. I lavoratori dipendenti giapponesi godono di un premio assicurativo che per metà viene sottratto mensilmente dal loro stipendio. La metà restante viene pagata dall’azienda per cui lavorano. In alternativa, vi è anche un’assicurazione sanitaria nazionale privata, il cui prezzo del premio assicurativo viene calcolato su base reddituale: tanto più un giapponese guadagna, più alto sarà il premio assicurativo che dovrà pagare. Per gli stranieri accedere alla sanità giapponese è più complesso.

L’assistenza sanitaria in Giappone per i turisti

In primo luogo, una delle difficoltà maggiori per i turisti che accedono al sistema sanitario giapponese è la lingua. È relativamente difficile trovare medici nipponici che parlino inglese, o lingue alternative al giapponese. Nelle grandi metropoli la cosa potrebbe essere più semplice, ma comunque non è scontata.
Inoltre, per chi non è iscritto al sistema sanitario nazionale i servizi sanitari hanno costi molto elevati. Il Sistema Sanitario Italiano non prevede in alcun modo il rimborso per le spese mediche effettuate in Giappone, neanche in caso di urgenza. Si aggiunge anche il fatto che generalmente gli ospedali giapponesi richiedono il pagamento di una prestazione medica prima che questa venga eseguita, oppure richiedono eventuali coperture assicurativa. Per ovviare al problema, la soluzione più efficace è sicuramente quella di stipulare un’assicurazione sanitaria viaggio per il Giappone prima di partire.

La prescrizione dei medicinali in Giappone

È importante segnalare anche che non tutti i medicinali occidentali sono reperibili in Giappone. Chi dovesse visitare il Paese del Sol Levante farebbe quindi bene a fare scorta dei medicinali di cui necessita, presentandosi ai controlli di frontiera con le relative ricette. In Giappone le prescrizioni vengono riportate direttamente su dei piccoli sacchetti di carta in cui verranno poi inseriti i medicinali dal farmacista. Mentre in Italia i farmaci si comprano già confezionati, in Giappone si acquista al dettaglio solo la quantità di farmaco effettivamente prescritta dal medico. Spesso le pasticche vengono vendute confezionate singolarmente in piccole bustine. Anche in questo caso, per ovviare al problema del reperimento dei medicinali occidentali stipulare un’assicurazione sanitaria viaggio fa la differenza.

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Foto di Phronimoi per Wikimedia