Regno Unito: alla scoperta dei misteri di Stonehenge

Stonehenge è uno dei siti archeologici più noti al mondo, un luogo ricco di mistero e di fascino. Si trova in Regno Unito, in prossimità di Amesbury, nello Wiltshire, a circa 140 km di distanza da Londra, la Capitale. Il sito attira ogni anno migliaia di visitatori. Dal 1986 è Patrimonio dell’Umanità UNESCO e vanta la protezione dell’English Heritage. Se stai pensando di andare in Inghilterra e vuoi scoprire anche tu i misteri di questo luogo magico, ecco alcune informazioni utili.

Stonenhenge: breve storia di un sito neolitico che resta un mistero

L’origine del sito archeologico di Stonehenge resta ancora oggi un mistero. Gli studiosi sostengono che i grandi monoliti caratteristici del luogo siano stati eretti da popolazioni neolitiche tra il 2500 e il 2000 avanti Cristo. Tuttavia, il terrapieno e il fossato sono risalenti al 3100 avanti Cristo e alcuni reperti rivenuti in prossimità del sito risalgono addirittura all’8000 avanti Cristo. Non è ancora chiaro il motivo per cui il sito di Stonehenge sia stato edificato. Secondo alcuni studiosi era un tempio pagano dedicato al culto del Sole, mentre per altri rappresentava un osservatorio astronomico. La disposizione dei monoliti del sito indicherebbe infatti l’alternarsi di solstizi e di equinozi. Tuttavia, occorre specificare che nel corso del tempo le pietre di Stonehenge sono state più volte spostate. In particolare, nell’Ottocento, a seguito di gravi crolli, si è deciso di restaurare il sito, disponendo diversamente alcuni massi.

Stonehenge nell’immaginario contemporaneo

Nel Novecento Stonehenge è diventato un simbolo della cultura pop britannica. Tra il 1972 e il 1984 qui si teneva lo Stonehenge Free Festival, ogni anno in concomitanza con il solstizio d’estate. Vi hanno preso parte i grandi nomi dell’hard-rock, del rock-progressive e della psichedelia britannica. Il festival è stato abolito nel 1985, a causa di scontri tra i partecipanti e la polizia. L’evento viene ricordato come la Battaglia di Beanfield. Oggi il sito di Stonenhenge è anche una meta di culto per gli adepti di fede neopagana, in particolare per coloro che sono vicini al celtismo e alla Wicca.

Quando visitare Stonehenge?

Qual è il momento migliore della giornata per visitare Stonehenge? Se vuoi evitare le file e i grandi afflussi turistici, il consiglio è quello di presentarti ai cancelli del sito all’orario d’apertura, oppure nel tardo pomeriggio. Generalmente, nel periodo che va da giugno fino alla metà di settembre, il sito richiama un numero maggiore di visitatori. La primavera e l’autunno sono quindi le stagioni ideali per visitare Stonehenge in tranquillità. In inverno il clima potrebbe essere troppo rigido e piovoso. In ogni caso, considerata la popolarità del sito, si consiglia sempre di prenotare con largo anticipo i biglietti d’ingresso.

Come arrivare a Stonehenge?

Stonehenge rappresenta una delle attrazioni turistiche più visitate in assoluto del Regno Unito. Raggiungere il sito è semplice, vi sono diversi collegamenti con le principali città britanniche. È possibile spostarsi con i mezzi pubblici, con il treno o in automobile. Per raggiungere Stonehenge in treno partendo da Londra occorre scendere alla stazione della città di Salisbury. I treni su questa linea partono ogni trenta minuti e il viaggio ha una durata di circa due ore e mezza. Da Salisbury si può quindi prendere un bus per raggiungere il sito archeologico. In automobile, invece, il percorso da Londra a Stonehenge ha una durata di circa due ore. Ad ogni modo, una delle scelte più convenienti è quella di optare per un tour organizzato. Generalmente, la maggior parte delle escursioni a Stonehenge parte da Londra, vi sono diverse opportunità.
Infine, bisogna considerare che, una volta arrivati al centro visitatori di Stonehenge, si deve procedere a piedi, o con un’apposita navetta, per 2 km prima di raggiungere il cerchio di pietra. È importante segnalare che lungo il tragitto dal centro al sito archeologico non troverete né punti di ristoro, né servizi igienici. Si consiglia quindi di portare una bottiglietta d’acqua.

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Foto di Diego Delso per Wikimedia