La cerimonia del tè giapponese non è la mera preparazione di una bevanda, è qualcosa di molto più complesso e profondo. Questo rituale rappresenta, infatti, uno dei momenti più puri dell’espressione dell’estetica zen. Kyoto è il posto ideale per fare questa esperienza. La città, infatti, è nota per i suoi edifici classici, per i suoi templi buddhisti, e non solo. Qui si mantengono vive molte antiche tradizioni nipponiche. Scopriamo insieme come vivere la cerimonia del tè giapponese a Kyoto, città storica del Giappone ricca di fascino e di antiche usanze.
La cerimonia del tè
La cerimonia del tè è una delle arti tradizionali zen più note al mondo. In Giappone prende il nome di “Cha no yu”, di “Chadō” o “Sadō”. Questa cerimonia è stata codificata verso il finire del XVI secolo, grazie al monaco buddista Sen no Rikyū. In un’epoca tragica di guerre, contrasti e rivolte, i samurai cercavano di promuovere la produzione del tè per garantire stabilità sociale. In quel periodo sono state aperte numerose case da tè. Sono nate come spazi rilassanti e dagli arredi semplici, perfettamente in linea con l’estetica zen.
La filosofia della cerimonia del tè
Per entrare in una sala da tè tradizionale giapponese si passa attraverso una porticina che obbliga tutti a un piccolo piegamento. Questo gesto è un segno di umiltà, fondamentale per entrare nello spirito della cerimonia. Partecipare alla cerimonia del tè significa lasciarsi alle spalle la mondanità, per entrare in uno spazio dominato dalla semplicità e dalla calma. Una sala da tè tradizionale è poco decorata, non troppo grande. Il vuoto di questo spazio corrisponde al vuoto di una mente serena priva di preoccupazioni.
Il rituale della cerimonia del tè
La cerimonia del tè si articola in vari passaggi. Questo rituale ha una gestualità molto complessa e dettagliata. Ogni strumento deve essere impugnato e utilizzato nel modo giusto, i contenitori utilizzati devono avere posizioni e distanze predefinite, niente viene lasciato al caso. Il Teishu, il maestro della cerimonia del tè, preparerà la bevanda tradizionale giapponese utilizzando il tè in polvere matcha, noto per il suo colore verde.
L’etichetta della cerimonia del tè
Anche i partecipanti alla cerimonia del tè dovranno rispettare un comportamento adeguato. In molti casi, la cerimonia si tiene in lingua giapponese, indipendentemente dalla lingua dei partecipanti. Nei contesti più formali solo il più importante degli ospiti può rivolgersi direttamente al Teishu. In ogni caso, la conversazione è ridotta ai minimi termini. Ci si rivolge agli altri in modo gentile e umile, formulando domande essenziali e tutte rivolte alla cerimonia. Non si affrontano discussioni su temi di attualità, o discorsi legati al quotidiano.
Prendere parte alla cerimonia del tè a Kyoto
A Kyoto si organizzano diverse cerimonie del tè, anche in lingua inglese. In questo modo, questa tradizione può essere illustrata nel dettaglio anche agli stranieri che non parlano giapponese. Molte sale da tè offrono agli ospiti straniere anche la possibilità di indossare abiti tradizionali come il kimono, come anche l’opportunità di visitare sale tematiche legate alla filosofia zen e alla storia dei samurai giapponesi.
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Photo Credits:
Foto di Georges Seguin (Okki) per Wikimedia