Dalla iconica Piazza Tienanmen al Museo nazionale di storia cinese, dal parco Beihai alle tombe della dinastia Ming, un viaggio a Pechino non può prescindere da una visita ad alcuni luoghi che rendono davvero straordinaria e unica la capitale cinese. Uno di questi è certamente la Città Proibita.
Storia e curiosità
Situato al centro di Pechino, il palazzo delle dinastie Ming e Qing è stato il simbolo del potere imperiale e deve il suo nome, oltre che alla sua imponenza e grandiosità, al fatto di essere considerato come un vero e proprio luogo divino, sede in terra e testimonianza della forza divina dell’imperatore, e come tale proibito alla gente comune. Iniziata nel 1406, la costruzione di questo complesso richiese 14 anni e il lavoro di quasi un milione di uomini. Dal completamento del palazzo al 1912, la Città Proibita fu la residenza di 24 diversi imperatori. Inserita nel 1987 nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, la Città Proibita è uno dei cinque più importanti palazzi al mondo insieme alla Reggia di Versailles in Francia, Buckingham Palace nel Regno Unito, la Casa Bianca negli Stati Uniti e il Cremlino in Russia.
Cosa visitare
Una visita alla Città Proibita di Pechino non può trascurare i tre edifici principali: il Palazzo della Purezza Celeste, residenza notturna e luogo di riposo dell’imperatore; il Palazzo della Grande Unione, che custodisce i sigilli imperiali; ed il Palazzo della Tranquillità terrena, la camera nuziale. Un’altra tappa imperdibile in una visita alla Città Proibita è al Giardino Imperiale, ma all’interno del complesso svettano centinaia di edifici – come le antiche residenze delle concubine – e le imponenti fortificazioni.
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Fonte immagine: maxpixel.freegreatpicture.com