Per tale motivo una minima conoscenza dell’universo simbolico dei cinesi può rivelarsi molto utile agli stranieri che vogliano entrare in sintonia con la gente del posto e creare un canale comunicativo privilegiato.
Animali e creature mitologiche
L’alto numero di omofoni nella lingua cinese favorisce giochi di parole e metafore.
Il pipistrello è simbolo della fortuna (entrambe le parole si pronunciano fu), e il cervo è omofono di guadagni (lu), mentre il pesce, yu, è associato all’idea di abbondanza.
Se ricevete in omaggio da un cinese l’immagine di un bambino con una carpa in mano accanto a un loto, potete interpretare il dono come un augurio di ricchezze continue: infatti la carpa rappresenta l’abbondanza, e il loto veicola il concetto di continuità (in cinese loto si pronuncia lian, che significa anche ‘senza interruzione’).
Altri attributi metaforici vengono conferiti agli animali in virtù delle loro caratteristiche, per esempio l’anatra è simbolo della fedeltà coniugale per via dell’abitudine di questo animale di accoppiarsi ogni anno sempre con lo stesso partner. Infine vi sono associazioni di significati legate alle leggende antiche: la gru è simbolo dell’immortalità perché si credeva che fosse il messaggero degli immortali in cielo.
Il drago nella cultura tradizionale era considerato una creatura benefica e di buon augurio. Annunciava la pioggia e portava fertilità e le sue apparizioni in cielo erano presagio di raccolti abbondanti. Quest’animale mitologico divenne simbolo dell’imperatore, in quanto ne rappresentava la funzione di garantire l’ordine e la prosperità dell’universo. È uno dei segni dello zodiaco cinese e, proprio per via delle caratteristiche di forza e prosperità a esso associate, l’anno del drago è considerato un anno fortunato e celebrato con grandi festeggiamenti.
Colori
La tradizione cinese identifica cinque colori fondamentali, collegati alle stagioni, ai punti cardinali, ai cinque elementi naturali e ai gusti: il bianco, il giallo, il rosso, il nero e una quinta tonalità che non ha un’esatta corrispondenza nella lingua italiana – in cinese si dice qing e indica una sfumatura tra il verde, l’azzurro e il grigio.
Il bianco è collegato alla stagione autunnale, all’elemento ‘metallo’, all’ovest e al gusto acre. È anche il colore del lutto e della morte: se fate un regalo, non lo incartate in una confezione bianca, perché è di cattivo auspicio.
Usate invece la carta rossa: il rosso è infatti un colore che simboleggia fortuna e felicità, e nella tradizione cinese è anche il colore dell’abito della sposa. È associato all’estate, al sud, al fuoco, al gusto amaro.
Il nero è abbinato all’inverno, all’acqua, al nord, al gusto salato. Il giallo è associato alla terra, al centro (il quinto punto cardinale nella cultura cinese) e al gusto dolce; non ha invece abbinamenti alle stagioni. Il colore qing è collegato alla primavera, al legno, all’est, al gusto acido.
Fiori e piante
Se volete regalare un mazzo di fiori o una pianta, potreste essere disorientati dalle differenze culturali nel linguaggio dei fiori. Per esempio, in Cina il crisantemo non è affatto associato al concetto di morte come in Italia; al contrario, il crisantemo rosso è un dono eccellente per gli anziani perché è un augurio di vita serena.
Inoltre attira la buona fortuna nelle case, ed è quindi un pensiero ideale per chi si trasferisce in una nuova abitazione.
- La pianta di ortensia esprime gratitudine ed è il dono giusto per ringraziare una persona che ci è stata d’aiuto.
- L’azalea, simbolo della femminilità, incarna la temperanza ed è un fiore portafortuna da donare a una donna che deve affrontare una prova importante.
- Il narciso è di buon auspicio in ambito lavorativo.
- L’orchidea è simbolo di fertilità, perfezione, abbondanza e crescita interiore.
- I fiori di pesco rappresentano la bellezza femminile, e sono un simbolo nuziale.
- I gigli sono invece regalati per i matrimoni, perché significano cent’anni di felicità.
- La peonia rappresenta la bellezza e l’amore, l’affetto, ma anche la buona fortuna e la primavera.
- Il bambù, molto amato in Cina, è un simbolo di longevità.
Numeri
La cultura cinese ha una lunga tradizione per quanto concerne la numerologia che affonda le sue radici nell’antico testo di divinazione Yijing o Classico dei Mutamenti.
A ogni numero è associato un significato preciso. Per evitare di scontrarvi involontariamente con la superstizione dei cinesi, ricordate che: i numeri 4 e 14 sono considerati sfortunati, perché omofoni rispettivamente delle parole che significano ‘morte’ e ‘morte sicura’; il numero 8 invece è di buon auspicio perché associato a un concetto di armonia che risale alle combinazioni di esagrammi su cui si basa lo Yijing. Perciò fate attenzione: se fate un regalo composto da quattro pezzi, il vostro dono potrà essere considerato di cattivo auspicio.
E non è certo un caso che la cerimonia di apertura della XXIX Olimpiade si sia tenuta a Pechino l’8/8/2008 a partire dalle ore 20.08.
Concezione del tempo, riti e festività
Il tempo è ciclico nella cultura cinese tradizionale e, anche se ormai ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese adotta il calendario gregoriano, per secoli e secoli il calendario cinese è stato un calendario lunisolare (basato su elementi sia dei calendari solari sia di quelli lunari): per tale motivo i cinesi festeggiano il capodanno sia il 1° gennaio come in Occidente, sia, con molta più enfasi, in una data variabile fra metà gennaio e metà febbraio, in coincidenza con il secondo novilunio dopo il solstizio d’inverno.
Tutto il paese si ferma per una settimana per celebrare il Capodanno cinese o Festa di Primavera. Agli occhi di noi italiani, per certi versi il Capodanno cinese ricorda il Natale: è infatti una festa celebrata in famiglia, e in ogni parte della Cina milioni di persone si mettono in viaggio per tornare nella casa d’origine e riunirsi con genitori, parenti e amici per trascorrere insieme almeno i primi tre/quattro giorni e per scambiare i piccoli doni benauguranti prima di mettersi a tavola.
Le case vengono addobbate con striscioni in tela decorati con frasi per l’occasione e, qua e là, sono sistemati oggetti a forma di pesce; immancabili sono infine le lanterne rosse che, al termine delle celebrazioni, vengono staccate e portate in strada dove si concludono i festeggiamenti tra spettacoli pirotecnici e danze tradizionali. In questo periodo non conviene viaggiare attraverso il paese, perché è praticamente impossibile spostarsi.
Una curiosità: a giudicare dagli abeti addobbati di lucine colorate e dalle immagini di Babbo Natale appese alle pareti dei ristoranti del paese in qualunque periodo dell’anno, si potrebbe avere l’impressione che sia sempre Natale nella Repubblica Popolare Cinese, ma naturalmente si tratta solo di un’emulazione delle usanze occidentali svuotata di ogni significato religioso.