La FED esprime scetticismo sul dollaro digitale

Secondo gli ultimi report di Washington, più di 100 paesi al mondo hanno già lanciato nuove valute digitali, o sono in procinto di farlo. Questo porta la Casa Bianca a riflettere. Fino a poco tempo fa gli Stati Uniti d’America non avevano mai preso troppo seriamente l’ipotesi di un piano completo e coordinato per la creazione del dollaro digitale. Tuttavia, la sorprendente crescita delle criptovalute degli ultimi anni, ha portato gli esperti della Casa Bianca a fare nuove considerazioni, non senza scetticismi nei confronti delle nuove monete digitali.

Le criptovalute e le valute digitali

Secondo gli ultimi report della Casa Bianca, il 16% degli adulti americani ha investito nelle criptovalute. Questo ha aperto nuovi scenari e nuove questioni alle quali i governi occidentali ancora non sono riusciti a dare risposte chiare e univoche. La crescita esponenziale del mercato delle criptovalute ha avuto, infatti, serie ripercussioni su quanto concerne la protezione dei consumatori, la stabilità finanziaria del paese, e addirittura la sua stessa sicurezza nazionale.
Diversi paesi stanno quindi lavorando allo sviluppo di nuove valute digitali, dette anche CBDC, ovvero Central Bank Digital Currency, ma non senza perplessità. Le valute digitali sono l’equivalente dematerializzato di banconote e monete, ovvero di crediti diretti alle Banche Centrali. Differiscono quindi sostanzialmente dalle criptovalute, che non esistono in forma fisica e non sono controllate, né gestite da alcuna autorità centrale.

All’inizio del 2022 Joe Biden ha chiesto all’amministrazione federale di prendere in esame tutti i rischi legati allo sviluppo delle criptovalute, sia in ambito finanziario, sia per quanto concerne la sicurezza nazionale. Nell’agosto dello stesso anno la Federal Reserve ha pubblicato un paper dal titolo: “Money and Payments: The US Dollar in the Age of Digital Transformation”. Il documento affronta in modo deciso il tema del dollaro digitale e mira a raccogliere opinioni sui costi e benefici di una possibile adozione di una valuta digitale a stelle e strisce.

Lo scetticismo della FED

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, non si è mostrato troppo entusiasta di fronte all’ipotesi della creazione di un dollaro digitale. La Banca Centrale americana non farà nessun passo in avanti in questo senso senza avere prima l’avallo del Congresso. Secondo i tecnici della FED, infatti, adottare una valuta digitale avrebbe effetti dirompenti sul sistema finanziario tradizionale. Si assisterebbe a una profonda alterazione dei ruoli e delle responsabilità tanto della Banca Centrale, che del settore privato.

Sull’argomento si è espresso anche Neil Kashari, Presidente della Federal Reserve di Minneapolis, uno dei massimi esperti del sistema finanziario statunitense. Durante un seminario alla Columbia University, tenutosi alla fine di agosto 2022, ha espresso numerosi dubbi sul futuro di un dollaro digitale affiancato al dollaro tradizionale. Secondo lui la digitalizzazione delle valute centrali asseconda pericolose tendenze securitarie, limitando la libertà dei cittadini, fondamento della vita politica occidentale. L’economista sostiene, infatti, che la moneta digitale presto si affermerà in Cina, paese che ha un’altra concezione del rapporto tra stato e individuo.

Recentemente, prendendo parte a un convegno della Banque de France su finanza digitale e criptoasset, Jerome Powell ha ammesso che occorre ancora tempo per prendere una decisione decisiva in merito all’adozione del dollaro digitale. Secondo il presidente serviranno almeno un paio d’anni per fare tutte le valutazioni necessari e chiedere poi l’approvazione del Congresso.

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