Sterlina britannica: addio alle banconote di carta

La decisione è ormai definitiva, il Regno Unito dice addio alle banconote di carta. Le banconote della sterlina britannica saranno prodotte esclusivamente in polimero. Il primo taglio di banconota in polimero a circolare nel Regno Unito è stato quelle da 5 sterline.

Le banconote di carta e le banconote polimerica

Le banconote vengono prodotte in carta sin dai tempi più antichi. Sembra che siano stati i cinesi, gli inventori della stessa carta, a utilizzare per primi questo materiale per dare un corpo alla loro valuta. Nei secoli la produzione della carta moneta si è molto raffinata, sono state apportate significative migliorie per rendere le banconote sempre più resistenti e sicure, rendendone sempre più difficile la falsificazione. Tuttavia, negli ultimi tempi sono sempre di più le nazioni che hanno scelto di affiancare le tradizionali banconote cartacee con le nuove banconote polimeriche. I primi a introdurre le banconote polimeriche sono stati gli australiani già nel lontano 1988, seguiti da altri paesi come Nuova Zelanda, Fiji, Mauritius, Canada, Polonia, Romania e Vietnam. Alcune zecche di stato hanno optato anche per l’ipotesi di plastificare parte delle banconote cartacee.

Perché le banconote polimeriche?

Le nuove banconote polimeriche presentano dei vantaggi significativi rispetto alle loro omologhe cartacee. Si dimostrano infatti molto più sicure per quanto concerne il pericolo di contraffazione, e non solo. Sono banconote più resistenti, hanno una vita più lunga e sono idrorepellenti. La resistenza all’acqua è un fattore molto importante per una banconota: basti pensare con quanta frequenza queste finiscono in lavatrice, dimenticate nelle tasche di qualche pantalone, o di qualche giacca.
Le banconote polimeriche vantano, inoltre, una maggiore ecosostenibilità rispetto alle banconote cartacee. Il loro peso è inferiore a quest’ultime, quindi è più semplice trasportarle e distribuirle. Inoltre, solitamente le banconote di carta una volta tolte dalla circolazione vengono sminuzzate e smaltite in discarica. Le banconote polimeriche hanno invece un destino diverso. Una volta terminato il loro ciclo di vita vengono finemente triturate e trasformate in pellet, oppure riciclate per realizzate oggetti di utilizzo quotidiano. Una curiosità: la produzione di queste nuove banconote britanniche è made in Italy. A realizzarle è stata un’azienda piemontese di Casale Monferrato, le Officine Meccaniche Cerruti.

Come avverrà il cambio?

Le banconote polimeriche sono sul mercato inglese ormai da anni. La decisione di questo passaggio dalla carta ai polimeri è stata presa dopo un’approfondita indagine della Banca d’Inghilterra, iniziata nell’autunno del 2013. I funzionari della Banca di Sua Maestà la Regina hanno realizzato dei prototipi di banconota polimerica, da mostrare presso i maggiori centri commerciali e finanziari del paese. Su 13.000 intervistati, l’87% della popolazione si è dichiarata favorevole all’introduzione delle nuove banconote. Nel 2016 è entrata in circolazione la banconota da 5 sterline con l’effige di Winston Churchill. Nel 2017 è stata messa in circolazione anche una banconota polimerica da 10 sterline che raffigura la scrittrice inglese Jane Austen. È stato poi il turno delle banconote polimeriche da 20 sterline, con il volto del pittore britannico William Turner.

Il 30 settembre 2022 è stato l’ultimo giorno per utilizzare le banconote cartacee da 20 sterline e 50 sterline. Le banconote cartacee di questi tagli sono ora da considerarsi illegali. Nessuna preoccupazione, però, per gli inglesi che ancora le posseggono. Chi possiede le vecchie sterline dovrà semplicemente presentarsi in una sede della Bank of England con il denaro da cambiare. Gli operatori provvederanno a ritirare le vecchie banconote di carta dando in cambio l’equivalente in polimero.

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