La valuta dell'India: ecco cosa sapere sulla rupia indiana Forexchange

La valuta dell’India: ecco cosa sapere sulla rupia indiana

Spiritualità, storia e tradizioni: l’India è una delle mete turistiche più entusiasmanti in cui viaggiare per l’alternanza di paesaggi, culture e usi e costumi che si incontrano attraversando questo Paese e che hanno ispirato e affascinato tanti scrittori e viaggiatori in ogni epoca. Prima di partire per una vacanza in India, però, scopriamo di più sulla sua valuta: la rupia.

Storia e curiosità

La valuta attualmente in corso in India è la rupia indiana (INR). Le origini di questa moneta sono antichissime: l’India è stata tra i primi paesi al mondo a coniare monete, e le prime rupie risalgono al VI secolo a.C. Da allora, la rupia è rimasta la moneta in uso in questo Paese, e fu mantenuta anche durante il periodo della dominazione britannica. Come suggerisce il nome – che deriva dal sanscrita rupyakam, che significa “moneta d’argento” – la rupia era una valuta basata sull’argento, e rimase tale al suo declino del prezzo del metallo nel XIX secolo, che ne causò il crollo sui mercati e il passaggio all’oro nel 1898.

Monete e banconote in circolazione

Dal 1957 la rupia è stata decimalizzata e suddivisa in 100 paise. Attualmente, le monete in circolazione sono da 25 e 50 paise e da 1, 2 e 5 rupie. Nel 1861 il Governo dell’India introdusse la prima carta moneta, ma la Reserve Bank of India iniziò la produzione di banconote soltanto nel 1938. La serie attuale di banconote, emessa nel 1996, è dedicata al Mahatma Gandhi. Attualmente sono in circolazione tagli da 5 (verde), 10 (arancione), 20 (rosso), 50 (viola), 100 (blu), 500 (verde) e 2000 rupie (rosa).

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