Lo spagnolo è la seconda lingua per diffusione: è parlata da quasi 30 milioni di persone (cioè circa il 12% della popolazione).
La variante americana dell’inglese per ora differisce soprattutto a livello lessicale e fonetico, e in misura minore ortografico e morfologico. Segnaliamo qui alcune tra le più importanti diversità fonetiche:
- a: la pronuncia æ è più aperta, per es.: fast (‘veloce’) fæst.
- o: è sovente pronunciata a, per es.: water (‘acqua’) wa·dər.
- o: resta o non eu, per es.: moment (‘momento’) mo·mənt.
- r: è sempre pronunciata anche in finale di parola, non è arrotata come in italiano ed è più gutturale, per es.: car (‘automobile’) kar.
- u: è sovente pronunciata u e non iu, per es.: new (‘nuovo’) nu.
- t: tra due vocali tende a diventare d, per es.: little (‘piccolo’) li·dl; nel gruppo nt tende a sparire (winter inverno wi·nər).